Il ponte Azzone Visconti, conosciuto anche come Ponte Vecchio, è uno dei simboli della città di Lecco. Fu costruito tra il 1336 e il 1339 sul fiume Adda per volontà dell’omonimo Signore di Milano.
Il ponte Vecchio aveva anche funzione di accesso per il trasporto di uomini e merci tra la Valsassina, il Ducato di Milano e il borgo di Lecco, garantendone la protezione militare.
Inizialmente era costituito da otto arcate a tutto sesto, a cui pochi anni dopo se ne aggiunsero altre due, e una ulteriore nel Quattrocento per facilitare lo scorrimento del fiume e risolvere il problema dell’acqua alta a Como.
In origine era protetto alle estremità da due torri e da un ponte levatoio, con una cappelletta centrale dedicata alla Vergine Maria.
Sul lato della sponda lecchese, una delle torri era separata dalla terraferma mediante un canale, la cui struttura nel corso dei secoli è stata oggetto di modifiche, già subito qualche anno dopo la sua costruzione.
Oltre il ponte, procedendo verso Pescarenico, si trova l’Isola Viscontea, uno dei gioielli di Lecco, definita dal FAI come uno dei beni culturali e paesaggistici di interesse storico-culturale più importanti della Lombardia. Nel febbraio 2013 il FAI ha inoltre riconosciuto l’isola classificandola al 121º posto del censimento de I luoghi del cuore.
Le sue origini risalgono al Cinquecento: si formò per aggregazione del materiale di riporto durante i lavori di costruzione del ponte e in seguito venne utilizzata in campo militare come fortino di difesa.
Sullo spigolo meridionale esiste ancora un edificio, che dimostra la presenza della vecchia fortificazione, in quanto dotato di una torre circolare su due livelli.
L’isola è lunga circa 110 metri e larga al massimo 30 metri; la distanza minima che la separa dalla terraferma e circa di un 11 metri. Nessun ponte la collega alla terraferma.
Grazie ad un progetto comunale di riconversione l’isola è stata in passato visitabile e utilizzata per alcuni eventi come il cinema estivo all’aperto, ma attualmente risulta in vendita per la modica cifra di un milione e settecentomila euro.
SITOGRAFIA:
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL560-00146/
https://www.eguidexperience.com/?page=puntointeresse&poi_id=388&lg=ita