L’ADDIO MONTI
L’addio Monti è un brano tratto dal capitolo VIII dei Promessi Sposi, di Alessandro Manzoni. Qui Manzoni riporta i pensieri di Lucia mentre saluta tristemente, a bordo di una barca, il paese tanto amato.
Rivolge il suo addio soprattutto ai monti, paragonati ai visi dei suoi cari, ai torrenti, che ricordano il suono delle voci dei suoi amici, alle ville sparse, alla chiesa in cui si sarebbe dovuta sposare, alla sua casa nativa e alla casa del promesso sposo, Renzo. Il sasso è posto in corrispondenza dell’antica foce del Bione.
IL PARCO ADDIO MONTI
Il parco Addio monti è situato a Pescarenico, e comprende il sasso e una panchina gigante alta 2 metri, che offre una vista spettacolare sul lago. Inoltre c’è un percorso ciclopedonale lungo il lago, dove si
possono ammirare i nidi della fauna del territorio. Sono presenti anche spazi per pic-nic e un parco giochi. Durante il periodo estivo vengono organizzati vari eventi.
Per raggiungere il parco, oltre che in auto, ci sono mezzi di trasporto pubblici come il bus ( 1,10,C40) e il treno (S7, S8).
“Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di
quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d’essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel
piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell’ampiezza uniforme; l’aria gli par gravosa e morta; s’inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a’ suoi monti”