Flauto di Pan (firlinfeu)

Il “firlinfeu” è uno strumento musicale che prende questo nome dialettale dal suono che emette. Si tratta dell’unione di più canne, accuratamente scelte dopo anni di stagionatura: sono di diversa lunghezza e diametro e producono la scala delle note musicali attraverso il soffio.

Il nome proprio di questo strumento deriva dalla leggenda a cui risale la sua invenzione, ed è “Flauto di Pan” o “Siringa“. Questa leggenda racconta una storia d’amore infelice: il Dio Pan si era invaghito di Siringa, la ninfa dei boschi, la quale, per sottrarsi alle insistenti offerte dal fauno, fuggendo era caduta ed annegata in uno stagno.

Pan, infastidito da voci misteriose, tagliò le canne palustri dello stagno che avevano raccolto i lamenti della fanciulla; le canne, però, continuarono ad emettere suoni e per questo ebbe origine il Flauto Siringa.

Rilievo con fanciullo che suona il flauto di pan, dal tempio di oxyrhynchus (egitto), III secolo dc
Rilievo con fanciullo che suona il flauto di Pan,
dal tempio di Oxyrhynchus (Egitto), III secolo d.C.
Foto di Sailko, CC BY 3.0

Questo strumento, nelle sue diversi versioni, è diffuso in diverse zone: America Latina, Paesi Balcani e, soprattutto, in Lombardia, nelle province di Bergamo, Como e Lecco. Qui, inizialmente, veniva suonato nelle tradizionali bande musicali di paese e, con il passare del tempo, nacquero gruppi di soli “firlinfeu”, che si esibiscono in spettacoli folcloristici.

Uno di questi gruppi attualmente attivi sul nostro territorio è “La Brianzola“.

Questo flauto è visibile al MEAB