La cucina della Brianza lecchese si è mantenuta fedele alla tradizione perché è semplice, economica e utilizza ingredienti spesso poveri, dai sapori non troppo elaborati, ma di sicuro effetto e di massimo nutrimento. Molte varietà di ortaggi derivanti dalla produzione contadina sono protagonisti delle ricette brianzole, utilizzati insieme a carni caloriche, così da combattere il freddo.
Importante nella cucina brianzola è il maiale, di cui non si butta via niente: è usato per carni, frattaglie, salumi e condimenti, accompagnato in genere dalla polenta .La cucina brianzola, essendo una cucina povera, non è selettiva sul tipo di carne utilizzata, si usa indistintamente tagli di vitello, manzo, maiale e riutilizza tutto dell’animale, compresa la testa e le interiora. Ad aver dato origine ad alcuni piatti tipici della gastronomia locale sembra che siano state l’impazienza e la frettolosità dei brianzoli.
Piatti unici come la cazzoeula con la polenta si dice che siano stati inventati per star poco a tavola e dedicare invece tutte le energie al lavoro e ai propri interessi.
La maggior parte delle pietanze avevano bisogno di lunghe cotture a fuoco lento, perciò venivano cucinate nella stufa a legna, in grado di diffondere lentamente il calore e di mantenerlo a lungo.
La preparazione di questi piatti veniva accelerata nella fase iniziale, mettendo tutto nel paiolo, si portava poi ad ebollizione e si prolungava la cottura per tutto il tempo necessario sulla stufa.
Tutte le ricette tipiche inoltre non temevano le ipercotture anzi se ne avvantaggiavano e se riscaldate risultavano ancor più buone.
Le ricette della cucina brianzola sono consumate prevalentemente in determinati periodi dell’anno, ad esempio la trippa si consuma in occasione del S. Natale e la cazzuola nei mesi di novembre, dicembre e gennaio quando crescono le verze .
Queste ricette si possono trovare facilmente in ristoranti, trattorie e molto spesso vengono preparate e consumate durante le sagre delle feste paesane. Fino a pochi decenni fa rappresentavano una fonte di alimentazione primaria, specialmente per quelle persone appartenenti ad un ceto meno privilegiato.
A pari passo con questo tipo di cucina molto rustica, ci sono i vini locali detti anche Nostranelli, che accompagnano e insaporiscono tutte le portate, a partire dagli antipasti passando per i primi e i secondi piatti, fino ad arrivare al dolce.
Tutte le ricette della cucina brianzola hanno una base, ovvero la tradizione, ma ogni singolo piatto ha un qualcosa di speciale che la contraddistingue dagli altri ossia la passione per la cucina. Se vuoi saperne di più..consulta il nostro menù della brianza lecchese: Menù della Brianza lecchese , dove potrai trovare gli antipasti, i piatti unici e i dolci della nostra tradizione. Buon Appetito!
Classe terza B Turistico