“Il mattino sorge a est”, prodotto dall’Associazione Il Corno di Premana, interpretato da attori non professionisti nella lingua del luogo, è un lungometraggio che riveste un valore antropologico che va oltre la vicenda narrata, ponendosi come una sorta di antologia vivente di Premana, della sua cultura e della sua tradizione.
Sceneggiato e diretto da Stefano Tagliaferri, a partire da un testo teatrale di Antonio Bellati, direttore della fotografia Angelo Guarracino, che restituisce un’epoca storica attraverso il filtro dei pochi elementi di luce propri di una società contadina di fine Ottocento, “Il mattino sorge a est” è stato girato in un anno e 11 giorni dal primo all’ultimo ciak, utilizzando più di 120 attori. In pratica con il coinvolgimento dell’intero paese.
Dalla cronaca al film. Domenico Ruffoni detto Mènal, nel 1895 giunge a Premana dalla Val Gerola. Da un anno facoltoso vedovo, cerca in questi luoghi una nuova moglie. Mette gli occhi su una donna brusca e solitaria, ól Catòi, complice di un gruppetto di muratori che intendono derubare il malcapitato. Le cose avranno uno sviluppo drammatico.
I Carabinieri lungo ól Canàal da Lère ritrovano il corpo dól Menàl, ossia Ruffoni Domenico detto Menàl, nato in Gerola nel 1816. La notizia è associata all’atto di morte conservato nell’archivio comunale di Premana.
Nel lungometraggio vengono raccontati inoltre momenti della vita sociale di una comunità alpina e alcuni piatti contadini consumati ancora oggi a Premana.
Il past consiste nella festa a cui partecipano tutti gli alpigiani di un alpeggio a conclusione del periodo della monticazione. Il mangiare insieme consolida e appiana le relazioni tra gli abitanti. Il menù consiste nella tradizionale “Minestra”, cucinata nei caratteristici pentoloni dove durante l’estate viene lavorato il latte, realizzata con carne di pecora e contorno di verdure. Dopo pranzo, la festa continua fino a tarda sera con canti comunitari.
Altri piatti tipici dell’Alpeggio Valsassinese sono:
le castagne con il latte, la polenta con le uova, la zuppa di cipolle.